CAPESTRANO – L’AQUILA

Dell’antica abbazia fondata dal re longobardo Desiderio nel secolo VIII d.C., in una zona strategica a controllo delle vie di comunicazione nella vallata del Tirino, non resta più nulla, distrutta dalle piene del fiume che scorre poco distante: solo la chiesa di San Pietro ad Oratorium, tra la rigogliosa vegetazione a pochi chilometri dal centro abitato di Capestrano (L’Aquila), è giunta fino ai giorni nostri, recando i segni delle trasformazioni e del profondo rinnovamento operato nel XII secolo da Papa Pasquale II. Sull’architrave del portale di accesso un’iscrizione ricorda le date di fondazione e ristrutturazione.
L’area in cui sorge la chiesa è famosa per essere stata scenario del ritrovamento, nel 1934, della statua chiamata Guerriero di Capestrano, oggi esposta nel Museo archeologico di Villa Frigerj a Chieti. La ristrutturazione e nuova consacrazione ad opera di Papa Pasquale ne sancisce l’indipendenza dalla potente abbazia di San Vincenzo al Volturno di Isernia, indipendenza
mantenuta fino al 1808. La chiesa è famosa anche per un altro dettaglio. Sulla facciata infatti spicca un concio iscritto, capovolto, che reca incise cinque parole: Rotas Opera Tenet Arepo Sator, che possono essere lette indistintamente da destra e da sinistra e dall’alto verso il basso e viceversa. È il famoso quadrato magico, dal significato simbolico oscuro, di cui non si è ancora trovata un’interpretazione certa e che compare anche in altri luoghi d’Europa.
L’interno, a tre navate e tre absidi, svela un ciborio duecentesco con una decorazione, unica in Abruzzo, di formelle in maiolica verde e turchese e abbellito da una raffigurazione stilizzata di un tralcio che nasce dalle fauci aperte di un drago. Nell’abside centrale è custodito uno stupendo affresco del XII secolo, in cui è raffigurato Cristo in trono tra gli Evangelisti, al di sotto dei quali sono rappresentati i 24 Anziani dell’Apocalisse.

LAVORAZIONI

· Consolidamento delle murature mediante l’esecuzione di perforazioni iniettate con malta legante;
· Rifacimento coperture;
· Consolidamento delle murature in pietrame mediante il diserbo, il reintegro delle parti mancanti, la stilatura dei giunti e la patinatura finale;
· Rifacimento giardino esterno.