PRETURO – L’AQUILA

La posizione appartata della chiesa di San Pietro a Preturo rispetto al centro storico del borgo racconta della sua costruzione successiva al processo di incastellamento della popolazione.
Edificata sul sito di un’antica chiesa di origine franco-longobarda, di cui restano lacerti e frammenti scultorei inseriti nelle murature e tracce in documenti storici, e datata al 1170, San Pietro a Preturo ha subito modifiche e ristrutturazioni nel corso dei secoli.
Inizialmente doveva essere considerata come una pieve succursale della più importante Santa Marinella, oggi scomparsa, e che doveva trovarsi in pianura lungo la strada principale di fondo valle.
Collocata in una posizione prominente rispetto alla pianura amiternina, la struttura odierna della chiesa di San Pietro è del tipo a capanna su pianta rettangolare, variata da strutture verticali a piedi e a capo e da espansioni traverse semiottagonali.
La facciata e il fianco orientale, cui si accosta un portichetto a sostegni lapidei romani, sono in solida cortina di pietra. Il resto della muratura è rivestito d’intonaco.

Il fronte dell’edificio è caratterizzato da una parete rettangolare, montata su una scala e sormontata da un campanile a vela composto di due diversi fornici sovrapposti. Il portale è di stampo lombardo, ad architrave liscio su altrettanto lisci montanti: lo arricchiscono una lunetta ad archivolto falcato e un’apertura circolare a mostra liscia.
Sulla destra, quasi a prolungare la facciata, una struttura abitativa settecentesca si contrappone alle forme verticali del prospetto frontale: all’interno, una sala longitudinale coperta da capriate moderne e ampliata da due cappelle semiottagonali decorate da stucchi e affreschi.

La cappella di sinistra, settecentesca, è ornata di medaglioni ovali sulle pareti e da un plastico dossale dell’altare, quella di destra presenta pareti e volte rivestite da notevoli pitture cinquecentesche, attribuibili a Giovan Paolo Cardone, quali una Incoronazione della Vergine tra Evangelisti sulla volta, alcuni Dottori della chiesa sulle paraste ed il sottarco, e alcune scene della vita di San Pietro.
Dalla rimozione degli intonaci delle pareti laterali sono spuntati affreschi duecenteschi in stile bizantino, raffiguranti teorie di santi e sante e un Cristo pantocratore sulla lunetta del portale

LAVORAZIONI

· Foderatura travi in cemento armato con tavole in legno;
· Ripristino intonaci;
· Tinteggiature varie;
· Infissi in ferro e vetrate in cristallo;
· Sistemazione della copertura;
· Pavimentazioni in ciottoli di fiume ed in lastre di pietra;
· Consolidamento e restauro della cortina in pietra della facciata della chiesa;
· Patinatura finale;
· Bonifica dell’umidità ascendente nelle murature;
· Restauro dell’acquasantiera in pietra con integrazione delle parti mancanti;
· Impianto di riscaldamento.